Kikko Galbiati vola a Imola e vince Gara 2 nel Campionato Italiano Gran Turismo Sprint
Weekend da incorniciare per Kikko Galbiati che, mai sazio di vittorie, porta a casa un altro ottimo risultato nel terzo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint andato in scena tra i cordoli dell’iconico Circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. Tornato a dividere l’abitacolo della Mercedes-AMG GT3 #17 con il navigato compagno di squadra Matteo Cressoni, il giovane pilota lombardo ha infatti consegnato all’oblio lo sfortunato DNF di Gara 1 con lo spettacolare e combattuto primo posto ottenuto in Gara 2.
Con un weekend che era parso in salita fin dalle qualifiche, chiuse con una doppia sesta posizione, l’epilogo del fine settimana imolese non può che risultare ancora più dolce. Soprattutto considerando che, nonostante l’ottima gestione della macchina da parte del pilota cremasco nel proprio stint e il rapido pit stop effettuato dal team, Gara 1 si era conclusa con uno sfortunato DNF. A provocare il ritiro è stato un problema tecnico, palesatosi dopo che a bordo della AMG GT3 #17 era salito Matteo Cressoni: il mantovano si trovava in quarta posizione quando, a causa di un problema tecnico che ha irrimediabilmente danneggiato la vettura, è finito in testacoda venendo così costretto a un immeritato ritiro. Lo sfortunato epilogo della giornata di sabato non ha però minato l’animo degli uomini del team AKM Antonelli Motorsport che, con un grande lavoro di squadra di studio e analisi, sono così riusciti ad affinare il set-up della macchina in vista della giornata di domenica.
Il duro impegno e la determinazione, come al solito, hanno ben ripagato: con una macchina migliorata sia sul piano della guidabilità sia su quello della velocità massima, il giovane portacolori del team AKM Antonelli Motorsport ha potuto dare mostra una volta di più del suo talento. Grazie alla strategica intuizione del pit stop anticipato e alla perfetta gestione della sua Mercedes-AMG GT3 #17, Galbiati è stato autore di una grande rimonta che lo ha condotto fin sul gradino più alto del podio. Il pilota cremasco ha dato spettacolo nella sua rincorsa alla vittoria, caratterizzata da una serrata lotta per la prima posizione che solamente il traffico dei doppiati e le Safety Car sono riusciti a interrompere. Uscito vincitore dalla battaglia, Kikko ha quindi potuto festeggiare la meritata vittoria dal gradino più alto del podio, dopo aver riportato ai box una Mercedes-AMG GT3 che mostrava i segni della lotta in più di un punto della propria carrozzeria.
La vittoria, oltre a premiare il talento di Galbiati, è anche il carburante di cui tutta la squadra aveva bisogno. Questi punti non solo sono importanti per il campionato, ma sono anche un chiaro messaggio che Kikko e tutto il team AKM Antonelli Motorsport lanciano agli avversari: siamo qui e siamo competitivi.
Dopo un fine settimana ricco di emozioni, tutto il team è ora concentrato sulla prossima tappa del campionato: direzione Vallelunga, dal 15 al 18 settembre, per il terzo appuntamento dell’Endurance.
Kikko Galbiati:
“Il weekend di Imola è stato tutto in salita. Fin dall’inizio abbiamo dovuto rincorrere gli avversari perché abbiamo faticato a trovare il set-up giusto sia per me sia per Matteo Cressoni, che sono contento di aver ritrovato come compagno, soprattutto per via delle non facili condizioni della pista. Avevamo pochissimo grip e abbiamo fatto più fatica del solito a trovare la velocità giusta, infatti sia quello della qualifica sia quello di Gara 1 non sono stati tra i risultati migliori, complice soprattutto la sfortunata rottura della macchina che però, purtroppo, può sempre capitare. Non è colpa di nessuno. Dopo Gara 1 però il team ha fatto un lavoro sopraffino e, in Gara 2, siamo riusciti ad avere una macchina super competitiva che ci ha consentito di lottare per il primo posto. Questa vittoria è proprio ciò che ci voleva per i punti e per lo spirito. È arrivata al momento giusto. Nonostante l’ottimo risultato, dovuto anche al fatto che la macchina fosse più facile da guidare e riuscisse a sviluppare una velocità maggiore, ottenerla è stato però tutt’altro che una passeggiata. Gli avversari erano veloci e ci sono anche stati diversi contatti in pista: abbiamo dovuto sudare per la vittoria ma alla fine, grazie al team e a tutti quelli che ci supportano - la mia famiglia, i nostri partner e lo stesso Matteo - ce l’abbiamo fatta! Questo ci consentirà di arrivare alla finale del Mugello più competitivi che mai, e noi non intendiamo arretrare di un passo: lotteremo fino all’ultima curva dell’ultimo giro”